Il 13 dicembre, con missiva protocollata, il sottoscritto, anche per conto dei miei colleghi sindaci, ha chiesto al governatore Chiodi un incontro, prima dell’adozione dell’atto aziendale della ASL di Teramo, per confrontarci sul futuro della medicina nel territorio. Io e i miei colleghi sindaci siamo ancora in attesa di essere convocati”.

Queste le affermazione del sindaco Francesco Mastromauro in relazione all’Atto aziendale della ASL di Teramo ed alle decisioni assunte con i sindaci di Bellante, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Roseto degli Abruzzi e Tortoreto nell’incontro tenutosi nel palazzo municipale di Giulianova il 9 dicembre scorso.

Intanto però – prosegue il sindaco – voglio ricordare le mie osservazioni, inviate il 22 novembre, relativamente alla bozza di Atto aziendale sottopostami nella versione completa appena un giorno prima. Ciò che rilevavo, dalla lettura dell’Atto, era che, relativamente al Dipartimento Materno Infantile, nello specifico Ginecologia e Pediatria, si ravvisava la mancanza, per Giulianova, di unità operativa, sia complessa, sia semplice e sia dipartimentale. Circa le discipline chirurgiche, mettevo in luce la previsione di unità complesse ad Atri, S. Omero e Teramo, mentre per Giulianova era prevista solo una chirurgia generale di dipartimento. E in proposito suggerivo di stabilire a Giulianova un day-surgery aziendale. Per le discipline mediche – continua il primo cittadino – notavo l’assenza del Centro di Riferimento Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione, benché, tornavo a sottolinearlo, si trattasse di struttura d’eccellenza con notevole mobilità attiva. Per quanto concerne poi il Dipartimento emergenza ed accettazione, nell’Atto l’anestesia e la rianimazione venivano citate due volte, ma solo una relativamente a Teramo. E l’altra? A questo punto inevitabile pensare che si trattasse di una mera omissione materiale relativa a Giulianova, dove tuttora esiste. Servizio Farmaceutico ospedaliero. Un servizio che a Giulianova ha dato ottimi risultati; epperò non viene indicato il nostro presidio ospedaliero. Radiologia. Si indicano 2 unità complesse e per Giulianova una unità semplice dipartimentale. Al riguardo, ho detto di essere dell’idea che bastasse anche una sola unità complessa nell’Azienda purché ci fosse una organizzazione di trasmissione delle immagini con attrezzature all’avanguardia, tale che il tecnico possa eseguire l’esame e, mediante servizio telematico, far esaminare e certificare a distanza le indagini effettuate. Ser.T.: Giulianova non compare. Eppure – dice ancora Mastromauro – rammentavo che il Ser.T. di Giulianova, istituito nel 1991 ed entrato in funzione nel ’92, fosse l’unico al quale  il legislatore aveva ritenuto di attribuire un ambito territoriale di competenza relativo a 2 ex Unità Locali Socio-Sanitarie, quella cioè di Giulianova e l’altra di Atri. E questo, facevo quindi notare, aveva comportato un enorme bacino d’utenza, secondo solo a quello del Ser.T di Pescara. Difficile, pertanto, comprendere la logica di tale esclusione. Queste, in sintesi estrema, le considerazioni relative all’Atto aziendale nella sua bozza che”, conclude Mastromauro, “voglio sperare non verrà adottato in forma definitiva senza quel necessario confronto richiesto al governatore dai rappresentanti istituzionali delle comunità, beninteso i sin