Si sta falsando il Campionato di Lega Pro – 2^ Divisione, imponendo ad una squadra che deve salvarsi, quella della mia città, di disputare gli ultimi incontri, quelli decisivi, lontano dalle mura amiche. E tutto ciò a causa di una frase messa a verbale lo scorso 27 gennaio da un funzionario dei Vigili del Fuoco. Prima di quel verbale si poteva giocare con ordinanza da me emessa, beninteso assumendomene la piena responsabilità. Perché ora le ordinanze del sindaco di Giulianova sono carta straccia, mentre le ordinanze dei miei colleghi valgono ancora? Ma Giulianova è ancora in Italia, o appartiene a qualche stato estero?”.

Il sindaco Francesco Mastromauro non nasconde il suo grande disappunto per la questione, ormai un caso nazionale, riguardante lo stadio “Fadini”.

Il 7 marzo scorso scrissi al Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, al presidente della Lega Calcio di Seconda Divisione, Mario Macalli – dichiara il sindaco – per sapere se vi fossero stadi non a norma in cui si continuava a giocare. Poiché quella mia richiesta non ha avuto sinora nessuna risposta, ora denuncio pubblicamente che il Campionato è falsato perché sono avvantaggiate quelle squadre alle quali viene permesso di giocare nei loro stadi, anche se non a norma. Ma non ci hanno insegnato che la legge è uguale per tutti? Sembra proprio di no visto che la squadra giuliese è invece costretta a giocare per la seconda volta fuori dalla sua città, dopo aver dovuto già disputare 4 gare a porte chiuse. Ebbene – prosegue Mastromauro –  questa è una situazione grottesca e paradossale. Anzi una vera ingiustizia perché chi ha il dovere di vigilare sulla effettiva regolarità dei campionati non lo ha fatto e continua a non farlo. Ma io non ci sto ad accettare due pesi e due misure. A questo punto chiedo, anzi pretendo che ciò che è stato fatto per il “Fadini”, che comunque è uno stadio tra i più sicuri e sorvegliati, e per il quale è stato anche approntato un progetto per il suo definitivo adeguamento, venga fatto anche per tutti quegli stadi che non sono a norma. Quindi si chiudano i campi sportivi di Aversa, Bagni di Gavorrano, Eboli, Milazzo, Mugnano di Napoli, Vibo Valentia, Pagani, Frattamaggiore, Isola del Liri, L’Aquila e Chieti, per citarne solo alcuni, impedendo, già dalla prossima domenica, che si disputino i relativi incontri. Attenzione – aggiunge Mastromauro –  questa mia è una pretesa non per danneggiare altri, ma per riaffermare il rispetto delle regole, valide per tutti e non solo per noi. E poiché il Ministro dell’Interno non ha ritenuto, attraverso i suoi organi periferici, di far rispettare, oltre che a Giulianova, anche altrove la normativa nazionale”, conclude il sindaco, “chiederò ai parlamentari abruzzesi di proporre una interrogazione direttamente al Ministro dell’Interno”.