Il mancato accordo con Progresso giuliese ha sviluppato la strada verso altre soluzioni, una delle quali giù sperimentata in passato, ma con scarso successo. Ma la necessità, si sa, aguzza l’ingegno e così, non potendo rimodellare la Giunta con l’aiuto del gruppo civico di Ciafardoni, Maddaloni, Sacconi e Francioni, lo si farà con un nuovo partito, anche sulla scorta di quanto accaduto sia in realtà provinciali e regionali ma anche a livello nazionale, specie nelle ultime elezioni amministrative.

Ed ecco, allora l’accordo con l’Udc, quello che invano aveva tentato di concretizzare Gianfranco Francioni, quando era approdato nel partido di Ferdinando Casini, per poi allontanarsene, dopo l’ingresso di Pierangelo Guidobaldi e Berardo D’Antonio e con il vicesegretario provinciale,il giuliese Enrico Robbuffo, da sempre più orientato verso soluzioni di sinistra, come gi à stato rimproverato sulla stampa dai rappresentanti rosetani del partito. Ma stavolta l’incontro con l’Udc sembra c osa fatta e potrebbe addirittura annunciata oggi, specie se un incontro di ieri sera con il sindaco Francesco Mastromauro, finito tardi, si sia positivamente concretizzato. In Consiglio, ufficialmente, l’Udc non ha consiglieri ma l’ex sindaco Giancarlo Cameli, pur appartenente con Gialluca Antelli(ormai in dirittura d’arrivo Pdl) e Roberto Ciccocelli al gruppo di “Obiettivo comune”, è anche stato di recente nominato presidente dell’Udc e nel convegno a Giulianova sulla nascita del Partito della nazionale, aveva dichiarato che questo era per lui l’approdo politico più rispondente alle proprie convinzioni. Ma Cameli aveva da sempre opposto a chi gli chiedeva una collaborazione diretta con Mastromauro con l’ingresso in Giunta o con altro incarico, aveva sempre risposto di no, in quanto . Giancarlo Cameli, dunque, no, ma Nausicaa Cameli forse si. Prima dei non eletti nella lista del’Udc, la figlia dell’ex sindaco potrebbe entrare in maggioranza e, quindi, con un  incarico in Giunta come assessore, magari al sociale o alla pubblica istruzione. Ma sarebbe niente  la delega rispetto alla rivoluzione politica con l’allargamento di maggioranza ad un vero partito di centro. Ma chi farebbe posto a Nausicaa Cameli, di professione fisioterapista, occupata anche presso il “San.stefar”? Mellozzi sembra il più a rischio, almeno al momento, ma non è detto. Cambiamenti in vista anche in Sel e Idv. Intanto il consigliere Mimì Di Carlo ha annunciato di aver rifiutato l’offerta di un ruolo istituzionale per lui, ma ha aggiunto che Ed allora, se tutto dovesse procedere su questa strada la probabile maggioranza ad undici (5 Pd, 2 Lista civica per Mastromauro, 1 Sinistra, ecologia e libertà, 1 Italia dei Valori, 1 il consigliere Mimì Di Carlo e undici totale con il sindaco, potrebbe contare su importanti appoggi esterni anti-crisi, nel momento di bisogno>. Ma da Progresso giuliese, che non ha ripensato le sue richieste,  c’è chi ammonisce il sindaco a riflettere bene su quello che si intende fare e ad evitare .