Monito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “Si ponga fine all’ingiustificato silenzio sulle FOIBE, tragedia ignorata per molti anni a causa di pregiudizi ideologici e cecità politica”.

Tale giorno deve servire a conservare e  rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle FOIBE ( fosse rocciose a forma di imbuto rovesciate lunghe fino a 200 metri) e dell’esodo dalle loro terre di circa 400 mila Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra.

Non dobbiamo far passare quel genocidio degli Italiani nel territorio carsico di Istria, Venezia-Giulia e Dalmazia come becera discriminazione storiografica o ancor peggio classifica quantitativa dei morti della storia.

La ferocia e la follia del comunista maresciallo Tito ebbe a condurre tale sterminio, ordinando ai suoi uomini (titini) di eliminare i fautori del nazionalismo senza distinzioni politiche, razziali ed economiche compiendo una vera azione di epurazione di ( fascisti, antifascisti, partigiani, cattolici, ebrei, uomini donne, vecchi e bambini, agricoltori, industriali, pescatori e poliziotti ), con il fine ultimo di epurare attraverso torture, fucilazioni ed infoibamenti (spingere nella FOIBA persone, spesso vive,  legate mani e piedi con filo di ferro).

La memoria non deve mai essere strumentalizzata a secondo della volontà politica di chi governa o peggio delle simpatie politiche di chicchessia.

Se è vero che la SHOAH, sterminio del popolo Ebreo, ad opera della follia nazista è pura idiozia antistorica, è pur vero che tacere per lunghi decenni la tragedia delle FOIBE è altrettanto idiota.

Anche quest’anno, l’amministrazione comunale  Giuliese  non ha intrapreso nessuna iniziativa dedicata alla “Giornata del Ricordo” cercando forse, di accostare il 10 di Febbraio al 27 di Gennaio, neutralizzandone di fatto la ricorrenza e facendo in modo che la parola FOIBE  torni a diventare invisibile.

 

 

 

·       Non capiamo perché, buone abitudini istituzionali, come la convocazione di consigli comunali straordinari  e concorsi con elaborati, riservato alle scuole di ogni ordine e grado, siano già passate nel dimenticatoio.

·       Non capiamo perché, le istituzioni comunali, non favoriscano convegni o dibattiti per conservare la memoria di quelle vicende.

·       Non capiamo perché, le istituzioni comunali, non trovino alcun tipo di riconoscimento  per commemorare “ L’eccidio delle foibe “.

·       Non capiamo perché, le istituzioni comunali, sollecitate ormai da anni dal sottoscritto attraverso  interrogazioni, mozioni ed o.d.g. non riesca ancora ad ottenere la individuazione di una piazza o di una via da intitolare ai Martiri delle Foibe.

·       Non capiamo perché, le istituzioni comunali, non portino a conoscenza ai nostri concittadini ed in particolar modo alle giovani generazioni, questa pagine della storia mai scritta

….Evidentemente, il sindaco Mastromauro e la sua giunta impegnato a costruire  la Giulianova del 2020 nel dimenticare questa tragedia auspica che queste tombe senza nomi e senza fiori dove regna il silenzio dei morti, continui a regnare il silenzio dei vivi.