E’ morto per uno shock emorragico

Carmine De Luca, il pensionato di 69 anni originario di Napoli,

ucciso a coltellate nella sua abitazione di Torricella Sicura

(Teramo) e trovato morto sabato scorso a oltre una settimana dal

decesso. Lo ha stabilito l’autopsia conclusasi a tarda notte

nell’obitorio dell’ospedale di Teramo ed eseguita dal medico

legale Giuseppe Sciarra e dalla consulente tecnica Emanuela

Turillazzi del Dipartimento di Patologia Forense

dell’Università di Foggia.

   L’emorragia che ha portato l’uomo alla morte è la

conseguenza di circa una decina di coltellate che l’assassino ha

inferto sul corpo dell’uomo, alla testa, alla schiena e alla

parte alta del torace. In particolare, la più grave e forse

letale, sarebbe stata la coltellata che ha provocato le lesione

della carotide.

   Secondo quanto si è appreso in ambienti investigativi, sono

stati i vestiti ad aiutare i patologi nell’accertamento del

delitto: solo attraverso i fori degli indumenti indossati dal

pensionato al momento del delitto è stato possibile individuare

le ferite corrispondenti, già deteriorate dall’avanzato stato

di decomposizione del cadavere.

   La morte dell’uomo si fa risalire ad almeno una settimana

prima, ma forse il giorno esatto potrebbe essere il 19 maggio.

Intanto gli investigatori continuano ad ascoltare testimoni,

indirizzando il campo di indagine su un movente di natura

economica. Sotto la lente di ingrandimento, in particolare, c’é

una causa intentata nei confronti della vittima da una delle ex

compagne, una bielorussa, collegata a un risarcimento

assicurativo di circa mezzo milione di euro per la morte di un

figlio della donna in un incidente stradale. (ANSA).