Il processo sul crollo della casa
dello studente nel terremoto del 6 aprile 2009 resta all’Aquila.
Lo ha deciso la VII Sezione penale della Cassazione che ha
respinto l’istanza di rimessione ad altro giudice avanzata da
due degli undici imputati del crollo della palazzina,
nell’udienza preliminare tenutasi nel giugno scorso.
In particolare i legali di Claudio Botta (progettista della
struttura) e Pietro Sebastiani (presidente della Commissione di
collaudo) avevano chiesto la rimessione ad altro giudice con
trasferimento del processo a Campobasso perché all’Aquila,
secondo gli indagati, nell’inchiesta sul terremoto, non ci
sarebbe il clima sereno per andare avanti col processo. I
supremi giudici hanno dichiarato inammissibili entrambi i
ricorsi condannando anche i ricorrenti a duemila euro di
ammenda. (ANSA).