Basta con la corsa alle “poltrone”!
Rispettare la volontà popolare.

Il comportamento del centrodestra in provincia di Teramo è scandaloso.
L’arrembaggio alle poltrone del consiglio di amministrazione della Ruzzo
SpA è l’esempio della peggiore politica fatta in spregio della volontà popolare. Si è dimesso il presidente Giacomo Di Pietro il cui mandato scade ad aprile 2012.

 

Il 12 e 13 giugno il popolo sovrano si è espresso ed ha deciso. E da questo dato che bisogna ripartire. Con l’abrogazione dell’articolo 23 bis si è detto un chiaro no ai privati nei servizi pubblici locali. Inoltre lavolontà dei comitati referendari e dei movimenti che da un decennio conducono questa battaglia è quella di avviare percorsi di ripubblicizzazione a partire dal servizio idrico e poi di tutti i servizi pubblici di interesse generale, impedendo l’ingresso dei privati nelle
società di gestione e superando le SpA che sono servite solo ad alimentare il clientelismo dei politicanti. Confindustria, centrodestra e centrosinistra se ne facciano una ragione!

È chiara la direzione da intraprendere: gestione all’insegna della trasparenza e della partecipazione attraverso enti di diritto pubblico e controllo sociale da parte di cittadini come indicato dalle numerose proposte promosse da Rifondazione e movimenti.
 

Grazie all’esito referendario tutto ciò è oggi possibile come afferma anche l’Anci “non v’è dubbio che l’abrogazione dell’art. 23bis e la “ non reviviscenza ” dell’art. 113, c. 5, TUEL, non consentono di immaginare la persistenza di un divieto alla gestione in economia o mediante azienda speciale “.

È il chiaro segnale che occorre superare le gestioni di tipo privatistico che assommano il peggio della politica ed il peggio del privato.
Ciò che è necessario fare non è cambiare il CDA ma trasformare la Ruzzo SpA (ad oggi ancora a capitale integralmente pubblico) in consorzio pubblico senza poltrone da assegnare e prevedendo la partecipazione diretta dei cittadini.
 

Consigliamo al centrosinistra provinciale di non piangere per la perdita di qualche poltrona ma di sfidare il centrodestra con un progetto per il futuro del servizio idrico, in sintonia con chi non ne può più di consigli di amministrazione e dei loro padrini politici.

 

TERAMO li, 04.07.2011

 

P.Segreteria Provinciale di Teramo

ELISA BRACA