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GIULIANOVA – Se n’è andato ieri il fotografo Lucio Merlo. La sua vita ha dimostrato che, anche stando ai margini della cosiddetta società civile, si può dare una grande lezione di umanità, di generosità e di umiltà. Per lui, anni fa,  si erano mobilitati in tanti,  gli “amici di Lucio”. Sollevato da una quotidianità precaria, era stato affidato ad una struttura che lo aveva restituito ad una condizione di stabilità e dignità.
 Già nella serata di ieri, il Sindaco Jwan Costantini aveva espresso il suo personale dispiacere ed insieme la partecipazione dell’ Amministrazione Comunale al lutto della famiglia. ” Di lui si sta dicendo e scrivendo molto – commenta oggi – Credo per questo che non serva aggiungere altro. Ognuno, di Lucio Merlo, ha un suo ricordo, magari  un aneddoto o un episodio da raccontare. Non c’è nessuno, a Giulianova, che non conservi nel pensiero un’immagine nitida della sua presenza, una personale fotografia, di lui che, di fotografie, ne ha scattate tante, a tutti.
Ai suoi funerali ci sarà il gonfalone cittadino, che in genere si riserva a chi ha rivestito un ruolo pubblico, un incarico politico o amministrativo. Lucio non è stato un uomo delle Istituzioni, ma, a suo modo, è stato “un’istituzione”. Il drappo con lo stemma araldico gli porterà il saluto di Giulianova e gli renderà l’onore che merita. Sarà, quello,  un piccolo segno di riconoscenza per la bontà e il candore di cui è stato capace. Lucio era adulto e bambino insieme, intelligente e ingenuo, non ” l’ultimo” ma il “primo”, in una città che lo aveva interpretato e compreso, e che non ha mai smesso di prendersene cura”.