Risposta del sindaco Francesco Mastromauro alla CGIL funzione pubblica di Teramo che, tramite il segretario provinciale, aveva attaccato l’Ambito Sociale Tordino, di cui Giulianova è comune capofila, per aver varato, nell’ambito del nuovo Piano di Zona, una serie di tagli relativamente ai servizi di inclusione sociale.

Ha fatto bene la CGIL-FP a farsi portavoce del malcontento, giustificato, espresso da alcuni cittadini non più beneficiari di misure assistenziali di integrazione. Mi sembra però – dichiara il sindaco – che la CGIL-FP abbia sbagliato bersaglio, dimenticando un aspetto assolutamente centrale, e cioè che il programma di inclusione sociale è stato letteralmente cancellato, nella sua versione tradizionale, dal Piano sociale regionale d’Abruzzo, così come approvato con la deliberazione di Consiglio regionale n. 75/1 del 25 marzo 2011”.

 

A detta del sindaco sono anche altri gli aspetti non presi in considerazione dalla CGIL-FP ma assai importanti sulla questione.

Intanto non si è detto che la Regione Abruzzo, con tale suo orientamento, ha di fatto annullato il trasferimento agli Ambiti di risorse finanziarie all’uopo da destinarsi, asserendo, come esplicita il Piano regionale medesimo, che tali minori trasferimenti saranno in futuro compensati da risorse derivanti dal Fondo sociale europeo. Ma non è tutto. Non si infatti precisato – continua il sindaco – che nella quasi totalità dei  35 Piani di zona appena presentati alla Regione, e in particolare in quelli della provincia di Teramo, i servizi di inclusione, non più finanziati e non più classificati quali Livelli essenziali di assistenza, sono stati abortiti a far data dal 1 luglio scorso.  

Ci si è, soprattutto, dimenticati di evidenziare i pesanti tagli alla spesa sociale operati dal Governo Berlusconi e dalla Giunta Chiodi”.

La lista delle “dimenticanze” però non termina qui.

Non si è nemmeno sottolineato – dice infatti il sindaco – che la spesa sociale storica sostenuta dall’ambito Tordino è abbondantemente la più elevata rispetto agli altri sette ambiti provinciali, ed inoltre si è detto, con una imprecisione che lascia trasparire una carenza di conoscenze, che decine di persone sono state licenziate quando tutti gli attori sociali dovrebbero sapere che i servizi di inclusione sono misure temporanee di integrazione economica e sociale, che nulla hanno a che vedere con le politiche del lavoro, appannaggio di altri enti. Infine si è omesso di dire, credo volutamente, che la CGIL ha sottoscritto, non più di dieci giorni fa, una specifica piattaforma di concertazione relativa all’attuazione del nuovo Piano di Zona dei comuni di Giulianova, Bellante e Mosciano Sant’Angelo, al pari di altri sigle sindacali. Insomma – conclude il sindaco –le critiche della CGIL-FP sono state spedite ad un indirizzo errato, perché i responsabili dei tagli, che in effetti minacciano sempre più lo stato sociale nel nostro Paese e nelle nostre comunità, vanno ricercati nel Governo e nella Giunta Chiodi”