Invece di dare giudizi sugli altri consiglieri comunali, il sindaco dovrebbe spiegare alla cittadinanza come mai ha sempre negato di non sapere in merito all’acquisto, da parte dello stesso ex funzionario dell’ufficio ragioneria, di materiale sportivo in un negozio siciliano. Doppia transazione fatta con bonifici online dal conto del Comune e antecedenti alla vicenda del Suv. Il sindaco negò questa cosa anche in consiglio comunale a marzo, ma fu smentito dal direttore generale( che da oggi va via ), di fronte alle domande incalzanti di Carusi e Postuma. Noi gruppo Pd siamo in possesso di un documento inequivocabile che stabilisce che il Signor Sindaco, che tanto professa trasparenza e legalità attraverso i media, era a conoscenza della duplice transazione online anomala fatta dall’ex dirigente della ragioneria, già dalla fine del mese di settembre 2011. Ma la cosa ancora più grave a nostro modo di vedere, è quella che dal numero del procedimento, il mandato di pagamento risulta essere di due transazioni effettuate dal dipendente presso i negozi, Fargetta e Bortolussi, quest’ultimo al contrario del Fargetta, avrebbe ritenuto valida la transazione senza chiedere spiegazioni. Ci chiediamo come mai, quando l’Ente fu contattato dal negozio Fargetta, il quale riteneva la transazione anomala, gli amministratori non hanno contattato anche l’altro negozio in oggetto al mandato per verificarne l’irregolarità che l’ufficio invece riscontrò fin da subito? Forse perché contestando un solo mandato anomalo, era più probabile credere all’errore? Se non ci fosse stata la denuncia da parte di una concessionaria, oggi avremmo negli uffici comunali ancora Il dirigente responsabile della ragioneria, con a suo carico un semplice richiamo scritto segretato. Vorremmo sapere quanti, tra assessori e consiglieri, erano a conoscenza di tale documento e quindi del fatto, già dalla fine del mese di settembre. Fu davvero una coincidenza che ad ottobre Piccioni riconsegnò la delega al personale? Spieghi il Sindaco cosa l’ha spinto a omettere la verità nascondendo la giusta cronologia degli eventi ed il motivo per il quale, non solo non ha contattato i due fornitori, ma in qualità di Ufficiale di Governo e quindi di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, ha omesso di informare tutti gli organi di controllo e di vigilanza preposti. E’ necessario, inoltre, fare delle precisazioni su quanto afferma Rolando Papiri, presidente della commissione consiliare d’inchiesta. L’indagine della procura de L’Aquila è partita d’ufficio, mentre quella che è stata delegata alla Guardia di finanza di Giulianova, ha mosso i primi passi prima che si insediasse la stessa commissione. Vorremmo sapere chi decise d’incassare i 47 mila euro in assegni, privi di data, rinvenuti nella scrivania del dipendente indagato, senza interpellare gli inquirenti pur sapendo che già c’erano due indagini in corso. 

Chiediamo un atto di umiltà del Sindaco, rassegni le dimissioni per il bene di tutti i cittadini e non solo.

Pd Tortoreto