GIULIANOVA – <E, a largo, quando era tutto buio e la luna tardava a spuntare, declamavamo la Divina Commedia, l’Inferno per la precisione, una vecchia passione di Gabriellino>. Lo ha rivelato l’ex magistrato Gianfranco Jadecola di ritorno dalla traversata in pattino con Gabriellino Palestini.

<Abbiamo impiegato trenta ore – racconta l’ideatore e vogatore capo della traversata – e se il mare è strato calmo, il vento no, lo abbiamo avuto di traverso e non ci ha aiutati. Mi sono lussato un polso ma sarei pronto a ricominciare>. E lo rifarete? <Con Jadecola tra cinque anni quando di età ne avremo 75, ma io ne farò un’altra ad agosto ed ora mi impegnerò a diventare maestro di voga per i meno fortunati, per i diversamente abili>. Cuoco di bordo il primario di radiologia dell’ospedale di Giulianova, Daniele Manini. <Siamo stati con tanti amici sulla barca d’appoggio ed ho cucinato per loro. Il menù? Ottimo filetto, sogliole ma anche cozze. Il buon vino lo bevevamo noi a bordo, loro no>.<No, non credo che ci riproverò – dice ancora Jadecola_ per me era la seconda e sicuramente più emozionante e suggestiva della prima ma bisogna fare i conti con il tempo che passa, come le onde che si increspano, sono imponenti, ma si acquietano a riva>. Sulla barca d’appoggio una sola donna, la teramana Valeria Caraceni:<Sono stati bravissimi– e per tutti noi quante emozioni ed anche un piccolo spavento quando alcune barche, transitando, hanno aumentato il moto ondoso. Anche l’Adriatico è grande>.