Tre persone sono state arrestate e
13 denunciate nell’ambito di un’operazione congiunta che ha
consentito a Polizia Postale e Polfer di Pescara di scoprire una
banda specializzata in truffe su Internet, con un giro d’affari
superiore ai centomila euro.
Gli arrestati, posti ai domiciliari
– i fratelli R.M., 26 anni di Spoltore (Pescara) e R.M (37) di
San Giovanni Teatino (Chieti), F.R. (36) di Montesilvano
(Pescara) – sono accusati di associazione a delinquere
finalizzata alla truffa e all’illecito utilizzo di carte di
credito. Per un quarto coinvolto, minorenne, procede il
Tribunale dei Minori dell’Aquila.
Dopo due anni di indagini e oltre 200 denunce, le richieste
di arresto sono state disposte dal Gip di Pescara Gianluca
Sarandrea, su richiesta del Pm Salvatore Campochiaro. I tre, ha
spiegato in conferenza stampa il vice questore Dino Sorgonà,
avevano reclutato presso la stazione ferroviaria di Pescara
alcuni tossicodipendenti, chiedendo loro di intestarsi e
attivare sim telefoniche e carte Postepay (in cambio
rispettivamente di 30 e 50 euro), che poi loro avrebbero
utilizzato per le operazioni di vendita di merce inesistente a
ignari acquirenti.
Per fare questo, la banda aveva creato falsi account con i
quali accedere a portali specializzati in commercio elettronico
quali Ebay, Subito.It e Kijiji per vendere cellulari, personal
computer e macchine fotografiche. Una volta ricevuto il
pagamento, i tre promettevano l’invio della merce, peraltro
inesistente. Decisive sono risultate le registrazioni delle
telecamere a circuito chiuso degli uffici postali dove i tre
andavano a ritirare il denaro ricevuto dagli acquirenti
truffati. Nel corso di perquisizioni, gli inquirenti hanno
sequestrato 50 sim telefoniche, 20 carte Postepay, 5.000 euro in
contanti, 2 computer. (ANSA).