Dopo la replica al sindaco Francesco Mastromauro, sabato 14 aprile, del Direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, nella giornata di domenica 15 aprile è intervenuto anche il presidente della Lega Pro Mario Macalli il quale, in un’intervista andata in onda su Radio Rai, ha criticato il primo cittadino di  Giulianova per le sue prese di posizione.

Sono contento che finalmente qualcuno si sia interessato alla questione dello stadio di Giulianova, soprattutto dopo che né il Ministro dell’Interno, né il direttore generale Ghirelli e il presidente Macalli avevano sentito l’obbligo, almeno istituzionale, di rispondere ad una mia precisa richiesta del 7 marzo. Evidentemente – dichiara il sindaco Mastromauro – per essere presi in considerazione non serve ricorrere alle vie istituzionali, che a mio dire rimangono quelle più corrette da seguire e alle quali, almeno per buona creanza, occorrerebbe rispondere sempre in via istituzionale, ma è necessario, purtroppo, sollevare il classico polverone”.

Nella mia nota del 7 marzo scorso, è bene ricordarlo, avevo chiesto di sapere se i 77 stadi italiani della Lega Pro fossero conformi alla normativa sulla sicurezza, inclusa ovviamente quella contenuta nel DPR 151 del 2011, da ultimo intervenuto. Una richiesta, si badi, formulata da un sindaco, il sottoscritto, che esigeva, ed esige, solo il rispetto delle regole per assicurare la par condicio, evitando così che si abbiano figli e figliastri e, quindi, che il campionato venga falsato. Nelle risposte ricevute, molto piccate, colgo la difficoltà in cui si trova la Lega calcio a dovere ammettere che in alcuni campi si può giocare in base ad ordinanze sindacali ed in altri, come appunto a Giulianova,  questo non viene permesso. Ma è inammissibile sostenere – prosegue il sindaco – che esistano agibilità provvisorie perché questo non è vero, e si ingenera solo confusione per i non addetti ai lavori”.

Leggo dalla risposta del dott. Ghirelli – continua ancora Mastromauro – che alcuni stadi sarebbero in possesso di agibilità date dalle Commissioni comunali o provinciali, che per altri sono state concesse deroghe dalla Lega sui limiti di capienza necessaria per la Seconda Divisione, e che in altri ancora si gioca perché i sindaci firmano ogni domenica le ordinanze. A me, invece, questa possibilità non è stata concessa. O meglio, è stata concessa sino al 27 gennaio 2012 e non per il periodo successivo. Ma va in proposito rimarcato – dice il sindaco – che il nostro stadio ha ottenuto dai Vigili del Fuoco del comando di Teramo, il 20 giugno del 2010, il parere preventivo di conformità antincendio, e anche, il 10 settembre sempre del 2010, il parere favorevole sul progetto di adeguamento generale del “Fadini” da parte della Commissione di vigilanza comunale per i pubblici spettacoli. Il che non è poco. E mi viene da chiedere quanti altri stadi abbiano gli stessi pareri. Così come mi chiedo su quali presupposti siano stati rilasciati i pareri delle commissioni di vigilanza quando un punto essenziale sotto il profilo dell’ordine pubblico è costituito dalla presenza, negli stadi, di aree di servizio per il filtraggio degli spettatori. E quanti sono gli stadi che ne sono dotati? Ripeto ancora che è lontano da me ogni intento di recare danno ad altri, ed alla Lega stessa. Voglio solo sapere. E credo che oltre a me – conclude il sindaco – tutti abbiano il diritto di sapere. Voglio quindi sperare che questa volta mi venga inoltrata dalla Lega una risposta ufficiale così da sgomberare il campo da ogni dubbio”.