GIULIANOVA – Il 23 dicembre, presso la Sala Buozzi del Comune di Giulianova, alle ore 17,00, verrà presentata la mostra documentaria L’Abruzzo nell’archivio storico del Banco di Napoli, tratta dalla più grande raccolta archivistica bancaria esistente al mondo.

La mostra sarà poi visitabile presso il Loggione del Belvedere, Giulianova Paese.

I saluti di benvenuto saranno quelli del sindaco del Comune di Giulianova, Francesco Mastromauro. Interverranno il Consigliere di Amministrazione dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Gabriele Rossi, il Responsabile del Settore Cultura del Comune di Giulianova, Ludovico Raimondi; il Coordinatore dell’Ufficio di staff del Sindaco e storico, Sandro Galantini; il Soprintendente ai Beni Librari della Regione Abruzzo, Francesco Tentarelli; il Direttore Tecnico-Scientifico del Polo Museale Civico di Giulianova, Sirio Maria Pomante; la curatrice della mostra, Anna Maria Censorii.

La mostra si è già tenuta con grande successo a Pescara, presso la Fondazione Pescarabruzzo, e a Teramo, presso la Biblioteca Provinciale M. Dèlfico.

“A Pescara e Teramo, che sono state sedi storiche del Banco di Napoli, abbiamo compiuto un ulteriore passo verso una sempre più stretta collaborazione tra la Fondazione e il territorio in cui essa è chiamata ad agire, mostrando e valorizzando le memorie di fatti, persone e luoghi così puntualmente preservate nei nostri documenti”, afferma il presidente dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Daniele Marrama.

Fonte inesauribile e di primaria importanza per lo studio di numerose discipline, non solo economiche, e per la ricostruzione storica di vicende riguardanti l’Italia e in particolare il Meridione, l’Archivio Storico del Banco di Napoli conta circa 300 stanze dove sono custoditi i libri contabili degli otto banchi pubblici sorti a Napoli tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, dalla cui fusione, nel 1809, nacque il Banco delle Due Sicilie che con l’Unità d’Italia si chiamerà Banco di Napoli. Della contabilità facevano parte le bancali, paragonabili agli attuali assegni circolari o di conto corrente sui quali, però, veniva trascritta la causale dei pagamenti: è possibile così risalire a tutto ciò che riguarda la vita economica, sociale ed artistica di Napoli, dell’Italia e di varie nazioni estere per oltre cinque secoli.

“E’ stato quindi possibile, grazie alla documentazione conservata presso l’Archivio Storico e della ricerca fatta, ricostruire piccoli “pezzi” di storia riguardanti una terra come l’Abruzzo, patria di numerosi uomini illustri, come Ferdinando Galiani e Melchiorre Dèlfico e scenario di importanti avvenimenti che l’hanno vista protagonista nel corso dei secoli”, afferma il responsabile dell’Archivio Storico dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Eduardo Nappi.

Il Consigliere abruzzese dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, Gabriele Rossi, si dice onorato dell’accoglimento da parte del sindaco Mastromauro delle “mie proposte di fare di Giulianova la sede permanente della Mostra e che questa prestigiosa raccolta venga intitolata alla memoria del caro amico di liceo Maurizio Mellozzi, prematuramente scomparso il 26 novembre 1989”.

La curatrice della mostra, Anna Maria Censorii “Vengono esposti in mostra circa settanta documenti bancari corredati di un ricco apparato iconografico. L’esposizione è strutturata in tre sezioni: Genesi del Banco di Napoli, Fonti per l’arte, Frammenti di storia. Nella prima parte si trovano documenti che testimoniano la genesi del Banco di Napoli, le succursali e i palazzi, sedi storiche del Banco nelle città di Pescara e Teramo. Nella seconda, le opere d’arte ancora conservate nella chiesa della Ss. Annunziata di Sulmona, nella chiesa Ss. Trinità di Caramanico e di quelle purtroppo perdute. Nella terza, frammenti di storia per ricordare le passate fiere di Lanciano e Castel di Sangro, il commercio dell’oro rosso abruzzese, la fortezza militare di Pescara e il Forte spagnolo dell’Aquila, il ”riscatto” di schiavi abruzzesi rapiti dai musulmani e portati in Algeria e Tunisia, l’insediamento risalente alla metà del XIII secolo della comunità arbëreshë o italo-albanese a Villa Badessa frazione di Rosciano (PE), i dazi nel settecento denominati arrendamenti, il misterioso e prezioso organo di Gagliano Aterno (AQ), i prestiti per l’ampliamento del Real Collegio dell’Aquila e per la costruzione della strada da Teramo a Montorio, ed infine brevi ricordi sulla realizzazione della strada ferrata da Pescara a Napoli anche denominata la Transiberiana d’Italia”.

L’Associazione Culturale ConVerso organizza la mostra: “Scopo della mostra è quello di promuovere l’Archivio Storico dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione verso studenti, storici, ricercatori e tutti coloro che vogliono scoprire, attraverso i documenti, le interessanti vicende che hanno riguardato l’Abruzzo nel passato”, afferma la presidente Anna Ricciutelli.