Il sindaco Francesco Mastromauro risponde a Federpesca e CO.GE.VO., rappresentati rispettivamente da Walter Squeo e Giovanni Di Mattia, che, a causa dell’alluvione, avevano evidenziato la necessità, da parte del settore della pesca giuliese, di poter rientrare nel piano di calamità naturale per sopperire ai gravi danni patiti e che hanno ridotto, come da loro scritto, “la pesca in ginocchio”.

I problemi e le esigenze prospettatimi da Federpesca e CO.GE.VO. – dichiara il sindaco – non mi sono affatto ignoti, e considero non eccessive le espressioni di forte preoccupazione usate nella comunicazione trasmessami. E’ noto, d’altronde, come io abbia sempre riservato particolare attenzione al settore della pesca giuliese assumendo iniziative anche laddove non richiestemi espressamente, e ciò, voglio qui riaffermarlo, proprio in considerazione dell’importanza che il settore ha per l’economia locale e, se si vuole, anche per la plurisecolare tradizione che la nostra città può vantare. In relazione alle richieste avanzate da CO.GE.VO. e Federpesca – prosegue il sindaco – posso solo ribadire che questa Amministrazione può unicamente farsi carico di trasmettere agli organi competenti, sulla scorta dell’invocato ed ottenuto decreto governativo dello stato di calamità naturale, la quantificazione totale di danni cagionati dall’alluvione, e ciò, come è stato ampiamente e più volte riportato dagli organi d’informazione, mediante i moduli che abbiamo avuto cura di mettere a disposizione dei soggetti danneggiati, ovviamente da riempire in ogni parte, con apposita relazione allegata a cura dei sottoscrittori, e quindi da protocollare”.