GIULIANOVA – Sabato pomeriggio, al Kursaal, significativa presenza di cittadini che hanno scelto di dare vita all’assemblea pubblica promossa dal Cittadino Governante e dal Movimento 5 Stelle sul tema “Via il cemento e l’edificazione da parco Franchi, chiediamo che esso sia più verde”.
L’iniziativa è stata presentata e moderata dal prof. Andrea Palandrani ed illustrata dai consiglieri comunali Franco Arboretti e Margherita Trifoni.
I tanti cittadini presenti hanno seguito con grande attenzione e sottolineato con calorosi e convinti applausi quanto man mano veniva detto e illustrato.
Nella relazione introduttiva partendo dal Decreto Ministeriale che nel 1964 dichiarò il nostro lungomare patrimonio di “notevole interesse pubblico” è stata fatta una passeggiata virtuale lungo i due lati del lungomare monumentale. Le immagini hanno mostrato come questo rilevante patrimonio naturale e paesaggistico – che ben tre ministeri (Beni Culturali, Turismo e Marina Mercantile) ci hanno raccomandato di tutelare – sia stato progressivamente imbruttito negli ultimi anni. Mentre cresceva l’indignazione dei presenti si è visto come le sue parti di maggior pregio siano state ferite e deturpate: il Kursaal minacciato dal grezzo sequestrato dalla magistratura; la vista mare oscurata in maniera esagerata in molti tratti; il lungomare monumentale condannato allo squallore dall’incuria e dalle scelte sbagliate; gli alberi tagliati e mai ripiantati; il cemento, l’asfalto e le auto sempre più presenti a scapito del verde, dei pedoni e dei ciclisti.
Si è parlato poi dell’inopportunità della collocazione del chiosco-ristorante nel parco Franchi. Sono state mostrate le indecorose condizioni in cui attualmente versa il parco, la colata di cemento armato di circa 100 mq. che ha violato – sottraendo prato ai bambini e scorci panoramici al paesaggio – la prima fascia di parco sul lato del lungomare.
Gli atti esibiti hanno dimostrato le numerose irregolarità contenute nell’autorizzazione che la Giunta comunale e i dirigenti del Comune hanno rilasciato per l’edificazione del chiosco-ristorante: violazioni di norme nazionali, regionali e comunali; mancato rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza. Ha colpito non poco il fatto che l’amministrazione abbia accettato con delibera di Giunta la proposta dell’assegnatario – firmata da un tecnico che successivamente è stato nominato dal sindaco Mastromauro assessore al verde urbano – di spostare il chiosco-ristorante, dal centro del parco (come previsto nel piano-chioschi approvato dal consiglio comunale) in prima fila sul lungomare.
È stato proposto di porre in continuità parco Franchi e parco Willermin, eliminando l’asfalto esistente. Si è detto che per favorirne la frequentazione è necessario incrementare il verde con alberi, prato, aiuole, siepi scelti da esperti botanici.
Infine si è auspicato che il Sindaco, così come ha fatto nella vicenda di piazza Dalla Chiesa e dell’ubicazione della caserma dei carabinieri, rifletta sull’opportunità di tornare indietro. È sembrato più che ragionevole, i cittadini presenti all’assemblea così come quelli che in numerose centinaia hanno sottoscritto la petizione a difesa del parco lo hanno sottolineato con la loro adesione e con i loro applausi.
Il Cittadino Governante ed il M5S si sono impegnati a tutelare il parco quale bene comune dei cittadini ed hanno annunciato che se le cose non dovessero rapidamente andare come la popolazione si augura, tutta la scottante problematica verrebbe sottoposta al vaglio della magistratura.