Sussidio mensile per i malati oncologici: ILLEGITTIMA LA SOSPENSIONE
  ordine del giorno del PD approvato in V commissione consiliare

I Consiglieri del PD CLAUDIO RUFFINI, GIOVANNI D’AMICO E MARINELLA
SCLOCCO hanno presentato oggi in Commissione Sanità una proposta di
ordine del giorno, che è stata poi votata all’unanimità da tutti i
Consiglieri membri della V commissione consiliare, relativa alla
sospensione del sussidio mensile per i malati oncologici effettuata
dalla Regione Abruzzo.

La sospensione è stata decisa con una nota (la n. 16517 del 28/09/2010)
della Direzione del Servizio di Programmazione Socio-Sanitaria; con
determina n. 16/15 del 27/10/2010 del Dirigente dello stesso Servizio è
stato disposto che le risorse assegnate alle Asl dalla Regione Abruzzo
devono essere destinate esclusivamente per il potenziamento dei servizi
di dialisi domiciliare per i nefropatici.

“La sospensione dei sussidi ai malati oncologi è illegittima-
rilevano i Consiglieri del PD – perché è stata disposta attraverso
provvedimenti non legislativi in palese contrasto con le norme
regionali
che invece concedono tale beneficio. Infatti, l’articolo 32, comma 3,
della L.R. 9 febbraio 2000 n. 6 ha esteso il diritto agli assegni
mensili di cui alla L.R. 21 aprile 1998 n. 29 anche ai portatori di
patologie oncologiche e ai pazienti trapiantati. La legge n. 6 del 2000
è tuttora in vigore, non essendo mai stata abrogata. Come può dunque
una semplice nota o una determina decidere in contrasto con una legge
della Regione? Se è intenzione del Presidente Chiodi e della sua Giunta
togliere i sussidi che oggi spettano di diritto ai malati oncologici lo
faccia con un provvedimento adeguato, ovvero con una proposta legge che
modifichi le disposizioni vigenti e la sottoponga all’approvazione del
Consiglio regionale.

  Con questo provvedimento, da noi presentato e accolto all’unanimità
anche dai Consiglieri di maggioranza, la V Commissione impegna la
Giunta
regionale ed il Commissario alla Sanità Giovanni Chiodi a revocare le
decisione assunte con determina dalla direzione Sanità. Se poi il
Commissario Chiodi non vorrà provvedere in tal senso se ne assumerà
personalmente tutta la responsabilità in Consiglio In questo caso –
aggiungono i consiglieri del Pd –oltre a creare forti disagi ai
malati, aprirà la strada all’ennesimo contenzioso che vedrà, ancora
una volta, perdere la Regione Abruzzo, come avviene ormai quasi
regolarmente .”