Droga trattata nei pressi del
Tribunale di Pescara ma anche spacciata dentro lo studio di un
avvocato: è quanto emerge dall’operazione “Giano New”,
condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Chieti, che ha
portato all’emissione di otto ordinanze di custodia cautelare:
in particolare quattro persone sono finite in carcere,
altrettante ai domiciliari, provvedimenti ai quali si aggiunge
un obbligo di presentazione alla P.G..
Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di
Pescara Luca De Ninis su richiesta del sostituto procuratore
Gennaro Varone. Per gli inquirenti si tratta di un sodalizio che
aveva creato una vera e propria catena di spaccio di sostanze
stupefacenti destinate al mercato dell’area metropolitana Chieti
– Pescara ed in particolare ad alcuni professionisti della
cosiddetta “Pescara bene”.
Tra gli arrestati, ai domiciliari, un avvocato del Foro di
Pescara, Gianluca Polleggioni, 42 anni di Città S. Angelo.
Sempre ai domiciliari sono finiti Eliseo Sablone, 43 anni di
Pescara, operaio, il cartomante pescarese Antonio Luzi di 49
anni ed Eusebio Serrani, 45 anni di Pescara.
In carcere a Pescara sono stati invece portati Raffaele
D’Incecco, 53 anni, pensionato di Pescara e Giovanni Lerino, 57
anni originario di Napoli mentre il provvedimento è stato
notificato a Domenico Borelli, 57 anni originario di Crotone e a
Italo Gaspari, 37 anni di Pescara che già vi si trovavano per
altri motivi rispettivamente nelle carceri di Pescara e Chieti.
Obbligo di firma per un’avvocatessa originaria del Lazio.