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GIULIANOVA – Il modus operandi dell’amministrazione Costantini è ormai chiaro: spararla grossa alla ricerca del consenso confidando nel mancato riscontro della veridicità delle dichiarazioni. Alla lunga, però, i nodi vengono al pettine. Alcuni esempi. Costantini aveva promesso l’adozione di pratiche virtuose di democrazia partecipativa e invece i comitati di quartiere e le consulte, eccezion fatta per quella del turismo, sono stati azzerati. Aveva promesso la crescita demografica con il raggiungimento di 30 mila abitanti e invece la popolazione ristagna a poco più di 23 mila abitanti. Aveva previsto, insieme all’assessore Di Carlo, un boom turistico nel 2023, con il raggiungimento di 600 mila presenze e invece, nonostante il lavoro apprezzabile degli operatori, l’obiettivo non è stato ottenuto visto che nei primi nove mesi dell’anno, sulla base del report provvisorio della Regione, le presenze sono state 517.320, con il posizionamento di Giulianova al terzo posto in Abruzzo dopo Montesilvano e Tortoreto. Insomma, negli annunci l’amministrazione Costantini è sempre la prima della classe, poi nella realtà dei fatti viene smentita puntualmente.

A proposito dei dati turistici, l’amministrazione Costantini è riuscita a fare ancor peggio. Poco più di un anno fa (comunicato del 30 dicembre 2022), l’assessore al turismo Marco Di Carlo dichiarava con tono trionfale: “Sono incoraggianti, anzi esaltanti, i dati appena diffusi dalla Regione Abruzzo, che tracciano l’andamento della passata stagione balneare. A Giulianova, confermano i rilevatori Istat delle presenze turistiche, tra maggio e settembre 2022, le presenze sono state 505.107. Si tratta del miglior risultato mai conseguito nella storia della città ….”. Ora che sono disponibili i dati ufficiali della Regione, abbiamo potuto verificare che quella dichiarazione contiene due bugie. Le presenze da maggio a settembre 2022 sono state 476.213, inferiori di ben 28.894 unità rispetto a quelle dichiarate da Di Carlo. Inoltre, non si tratta del migliore risultato mai conseguito a Giulianova (non lo sarebbe stato neppure se i dati forniti fossero stati veri) dal momento che in tante altre annualità le presenze sono state di gran lunga superiori. Quindi l’assessore ha mentito pur di appropriarsi di un risultato che consentisse all’amministrazione Costantini di vantare un primato che non ha né nella storia turistica di Giulianova, né in riferimento al 2022 visto che Tortoreto, nel periodo citato da Di Carlo, ha fatto registrare 59.878 presenze in più rispetto alla nostra città.

Al di là delle dichiarazioni autocelebrative dell’amministrazione Costantini basate su dati non veritieri, il turismo ha radici antiche dal momento che Giulianova è stata una delle prime stazioni balneari d’Abruzzo e Di Carlo sa bene che è cresciuto principalmente per la capacità e l’intraprendenza degli operatori, ma anche per le scelte lungimiranti degli amministratori comunali che negli anni hanno favorito la nascita di un comparto turistico importante nel medio Adriatico. La dimostrazione è nei dati che evidenziano come Giulianova abbia avuto sempre un numero elevato di presenze, negli ultimi due decenni usualmente superiore a 500 mila, raggiungendo, nel periodo dal 2010 al 2019, valori che si attestano attorno a 550 mila. Il tutto, è bene ricordarlo, senza disporre delle ingenti risorse (circa 500.000 euro annui) proveniente dall’imposta di soggiorno se non nel 2019 quando a beneficiarne è stata l’amministrazione Costantini. La realtà evidenzia come l’utilizzo di tali risorse, fatto senza alcuna condivisione con la cittadinanza, non abbia dato quel plus che avrebbe potuto, segno evidente di una gestione poco oculata.