GIULIANOVA – La notizia del bambino ferito con un colpo di matita da parte di un compagno di classe, ha fatto subito il giro della città e soprattutto delle scuole. E ieri più che il bambino, che è restato a casa con un vistoso cerotto sulla guancia destra, sistematogli dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale, è salita alla ribalta la famiglia. Ed in particolare il nonno paterno. Ha voluto innanzitutto precisare un aspetto della vicenda, a suo dire molto grave: <Non è vero che è stata la scuola a chiedere l’intervento dei sanitari. Il bambino lo hanno “medicato” con un minuscolo cerotto che copriva appena la ferita ed hanno atteso che finissero le lezioni. Ci siamo accorti di quanto accaduto solo quando io sono andato a prenderlo a scuola come ogni giorno e sono stato sempre io a chiedere aiuto a degli amici perché lo potessimo trasportare in ospedale>. Il nonno, dunque, punta il dito contro la scuola e ieri è andato a parlare con la dirigente scolastica Angela Pallini. <Mi sono lamentato – continua- chiedendole come si fa a tenere a scuola un bambino ferito senza avvertire la famiglia. Ho visto la dirigente comprensibilmente imbarazzata ed ha cercato di dare una spiegazione a quanto accaduto, ero arrabbiato e forse mi ha detto che il fatto increscioso si è verificato poco prima che suonasse la campanella dell’ultim’ora di lezione>. Abbiamo chiamato anche noi la dirigente Pallini, direttrice dell’intero secondo circolo didattico, che comprende anche la scuola media Bindi. Era alla guida e non ha potuto dire di più rinviando l’appuntamento a domani per un chiarimento ufficiale. Ma comunque ha detto: <Ho parlato con il nonno del piccolo ma c’è un’indagine interna sulla quale non posso riferire, in attesa di dati certi, volendo approfondire la vicenda con la maestra che si trovava in classe quando è accaduto il fatto> . Ieri, intanto, il piccolo, al di là della prognosi di dieci giorni di guarigione emessa dai sanitari dell’ospedale (il referto parla di ferita lacero contusa alla guancia sinistra) non è andato a scuola. <E non vuole tornarci – ha aggiunto il nonno- ha paura e non vuole tornarci, stiamo pensando, con la madre, di poterlo trasferire a Cologna spiaggia. Del resto anche il giorno prima mio nipote aveva litigato con il suo compagno, ma li hanno tenuti insieme nello stesso banco. Una denuncia per quanto accaduto? Ci stiamo pensando e siamo già stati dai carabinieri ma non abbiamo fatto nulla. Domani avremo un incontro con un avvocato. Ripeto, la cosa grave è quanto accaduto dopo il colpo di matita con la conseguente ferita sulla guancia destra con perdita di sangue. > E pensare che si tratta di due bambini di sei anni, bambini di prima elementare e questo sembra rendere ancora più incresciosa la vicenda.