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CHIETI – “Usala per la libertà” è questa l’iniziativa ideata per gli studenti ed aperto a tutta la cittadinanza organizzato dalla Cgil di Chieti in ricordo di Giacomo Matteotti nel centenario della sua morte.

In collaborazione con Flc Cgil Chieti, Spi Cgil Chieti, Libreria De Luca e l’associazione “Da Grande voglio crescere”, sarà organizzato, per lunedì 27 maggio, a partire dalle ore 10 a Piazza San Giustino, un flash mob che costituisce, nei fatti, sia un momento di ricordo e di riflessione che di riaffermazione di temi dall’altro valore etico .

“Il processo dovrà svolgersi in un clima di calma perfettissima, se non di indifferenza”.

Queste le parole della stampa del regime fascista in merito al “processo farsa” Matteotti svoltosi a Chieti dal 16 al 24 marzo 1926 nel capoluogo teatino.

Presente allora, dritto e fiero, l’avvocato difensore di Matteotti Pasquale Galliano Magno di Orsogna, non chiede nulla alla vedova come compenso. Sarà suo malgrado, oggetto di attenzioni particolari da parte dei fascisti che lo minacciarono e malmenarono.

In segno di riconoscenza, la vedova Velia Titta regalerà all’avvocato la penna stilografica dell’amato marito.

Da quella penna parte idealmente l’iniziativa.

Agli studenti in piazza sarà consegnata la “Penna della libertà”; sono loro il futuro del Paese e saranno loro a dover scrivere altre pagine di democrazia e libertà.

La manifestazione sarà aperta dai saluti istituzionali, a seguire una breve introduzione storica affidata al Prof. Paolo Rapposelli e letture a tema dedicate al processo. Si passerà poi al momento del flash mob vero e proprio, con la consegna della “penna della libertà” ai ragazzi che saranno chiamati a lasciare un loro pensiero sulla libertà, sulla democrazia e sulla giustizia. Tutte le frasi confluiranno poi in una pubblicazione che sarà realizzata  a cura della Cgil di Chieti.

“Doveroso organizzare un momento di riflessione di questo tipo nella città di Chieti – dice il Segretario Generale della Cgil Franco Spina – luogo dove si svolse il cosiddetto   – processo farsa – per l’omicidio Matteotti. E’ davvero singolare che dopo tantissimi anni è tutto ancora di un’attualità quasi surreale. Il serpeggiare di un pericoloso pensiero unico che si vuole riaffermare, i provvedimenti per limitare la libertà di stampa e di critica, il continuo ricorso ad azioni di contrasto anche fisico nei confronti degli studenti che esprimono pacificamente il proprio pensiero, confermano che oggi più di ieri occorre ribadire che la nostra Costituzione nasce proprio dalla necessità di superare gli anni bui del passato dando  libertà e futuro al nostro Paese. Quella stessa Costituzione che oggi va difesa senza se e senza ma dalle nuove generazioni . La piazza deve essere il centro delle idee, della libertà, del confronto civile e dell’ascolto”.

(Uccidete pure me, ma non ucciderete mai le idee che sono con me). (Giacomo Matteotti)