AREZZO – Un deciso aumento del fatturato e anche dell’utile: è questo segno positivo a caratterizzare il bilancio 2015 della cooperativa consortile L’Agorà d’Italia, appena approvato dall’assemblea dei soci. Sono stati, quindi, dodici mesi importanti che hanno visto un fatturato che ha superato i 41 milioni di euro e un’utile di circa 350.000 euro, due dati in consistente incremento rispetto al 2014. La cooperativa consortile, che ha come soci otto cooperative sociali che operano in buona parte del centro nord, gestisce 52 appalti che, essendo pluriennali, portano ad un portafoglio ordini complessivo che supera i 450 milioni, ed impiega nelle strutture che li gestiscono e tramite le cooperative consorziate oltre 1200 dipendenti.

Tra le novità registrate nel 2015 ci sono le aperture di nuove gestioni delle strutture di case famiglia Casa Ottavia e Casa Vanni ad Arezzo e della Comunità Nuova Alba di Agello, in provincia di Perugia, mentre nei primi mesi del 2016 all’Agorà d’Italia sono stai assegnati importanti appalti pluriennali ad Imperia, per la gestione di tre strutture per anziani, disabili e minori disabili, e Lucca, per la gestione dei servizi socio-assistenziali per anziani, per un importo totale di 39 milioni di euro. Sempre nel corso del 2016 è stata inaugurata a Frassineto la struttura del Bicigrill, lungo il sentiero della Bonifica, e sono in corso i lavori di ristrutturazione di Palazzo Guillichini, nel centro di Arezzo, che ospiterà una RSA con 40 utenti. “Vogliamo fornire i numeri della nostra attività perché tutti si rendano conto delle dimensioni della nostra struttura – spiega il Presidente dell’Agorà d’Italia Letizia Beoni. Non neghiamo, perché sarebbe sciocco farlo, che siamo anche alla prese con una situazione di difficoltà di liquidità dovuta non soltanto alla crisi economica in atto, ma anche al mancato rispetto dei pagamenti da parte degli enti pubblici, che rappresentano circa il 70% del nostro fatturato. In questa situazione la scelta che abbiamo fatto è stata quella di continuare a lavorare per espandere il nostro bacino di utenza e il nostro impegno, con risultati positivi che sono evidenti in questo bilancio. Ribadiamo infine l’impegno che abbiamo già preso di rimettere a regime i pagamenti degli stipendi di quella parte dei nostri dipendenti che sono in ritardo nel giro di qualche mese”, conclude Letizia Beoni.