I drammatici eventi dei giorni scorsi ripropongono la necessità, ormai non più procrastinabile, di interventi , a tutti i livelli, volti ad una migliore gestione del territorio.

Fenomeni naturali, di per se normali, quali ondate di piena, fenomeni gravitativi, erosione marina, che da millenni caratterizzano e plasmano i territori, assumono le caratteristiche della tragedia a causa della mancanza di una corretta pianificazione, quanto non, addirittura, per colpevoli omissioni o gravi inadempienze.Senza voler entrare nell’attribuzione di responsabilità, tenuto conto che la situazione attuale deriva da decenni di scelte sbagliate o poco ponderate, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Teramo invita tutti gli Enti e organismi competenti in materia a superare la fase delle contrapposizioni e ad affrontare seriamente e scientificamente il problema, coinvolgendo tutte le forze presenti sul territorio. E’ necessario  trovare soluzioni condivise e attuabili, al di là di empiriche proposte dettate più dalla emozionalità del momento che da veri e propri studi, che impediscano, nel futuro, il ripetersi di episodi come quelli verificatisi nei giorni scorsi. Uno studio corretto dell’insediamento di infrastrutture, di zone abitati, in relazione alle criticità e alle peculiarità del territorio; una costante manutenzione degli ambienti agricoli e degli alvei fluviali, tenendo conto delle caratteristiche agronomiche, biologiche ed ecologiche dei diversi siti; nuove tecnologie costruttive e soluzioni tecnologiche adeguate, sono necessarie, da subito, per non dover, a breve, tornare a fare la conta dei danni e, purtroppo, delle vittime. I Comuni, le Province, la Regione, ognuno per le proprie competenze, devono mettere in atto azioni concrete per far si che la pianificazione, sia scala urbana che di area vasta, tenga obbligatoriamente conto delle indicazioni che emergono da studi quali il P.A.I. e il P.S.D.A., senza possibilità di deroghe o di modifiche attuando, se necessario, politiche di delocalizzazione degli insediamenti a rischio e promuovendo azioni di costante tutela del territorio. L’Ordine assicura, fin d’ora, la sua collaborazione per gli eventuali studi necessari ad attuare le azioni necessarie mettendo a disposizione le professionalità dei propri iscritti per eventuali azioni di confronto a tutti i livelli istituzional