Il netto successo di Celano, l’aver messo almeno un piede e mezzo nell’alveo della salvezza, aver segnato sette gol in due partiti lasciando ad altri lo scomodo scranno dell’ultimo posto in quanto a reti segnate, invitano decisamente a parlare del futuro in casa giallorosa.

A parte le decisioni che scaturiranno giovedì dalla riunione della Commissione disciplinare della Figc che dovrà esaminare, tra  gli altri, il ricorso presentato ieri dall’avvocato Cacchio in merito al deferimento della società, il futuro in casa giuliese resta molto nebuloso. Il presidente Dario D’Agostino ha ribadito che . E, di fronte a questa frase torniamo ai dubbi amletici di mezzo inverno quando si diceva che ci fosse qualcuno a prendere il suo posto, arrivando al re degli autogrill, Sarni, fino agli imprenditori ascolani che parlavano a nome del “mitico” Longarini attraverso la Terzana e dintorni. Non se ne fece niente, nessuno si fece avanti in maniera concreta anche se la cosiddetta prima cordata pensava anche ad un progetto di più ampio respiro che avrebbe comportato anche la costruzione di un nuovo stadio in via Cupa in cambio della cessione dell’area del Fadini per realizzarvi un grande supermercato. Il presidente D’Agostino, che non ha mai avuto (ma chi ce l’ha oggi tra le centinaia di presidente che oscillano tra serie D e serie C’) straordinaria solidità economica, non della sua azienda ma per portare avanti l’azienda calcio, si può dire che spesso, ingenuamente, abbia creduto un po’ a tutti, anche a cattivi consiglieri ed ha sbagliato, soprattutto in linea tecnica. Poi quando sembrava si dovesse soccombere sotto il peso di ulteriori penalizzazioni, il sindaco Francesco Mastromauro si è “inventato” la cordata “Giuliesi per sempre” coinvolgendo centinaia di imprenditori che hanno contribuito ad evitare che la situazione precipitasse. Un pannicello calco, sicuramente importante, ma un brodino. Perché il problema si riproporrà anche se si spera in un buon incasso (non certo nel “desertico” Fadini) ma dal minutaggio. Il tecnico Di Meo, per lo straordinario lavoro che ha fatto andrebbe confermato. Guardando come ha lavorato e i risultatati che ha raggiunto (con la fortuna che gli ha voltato le spalle come a Noceto o, in casa,. con L’Aquila e Chieti). E lui, l’ha già detto, resterebbe volentieri. Come si fa a farsi “scappare” Margarita, in scadenza di contratto, quando il goleador giallorosso, che vive a lanciano, ha da tempo pubblicamente espresso anche lui la voglia di rimanere (specie con Di Meo)? Ma chi decide? Il presidente che non sa come andrà a finire, o una cordata che ancora non c’è, ma non certo pletorica ma di un gruppo di imprenditori seri ed affidabili, e ci sono. Poter cominciare a lavorare ad aprile sarebbe un vantaggio straordinario visto che per il ritiro si parte a luglio e i tornei iniziano alla fine di agosto. Lo stesso  presidente della Lega Pro, Mario Macalli, ha dichiarato ieri che .Si pensi che quest’anno la fideiussione a sostegno dell’iscrizione al torneo di seconda divisione è stata di 200.000 euro e con l’aria che tira, invece di conferme e riduzioni, tira l’aria di ulteriori aumenti. ntantom il Giudice sporgtivo ha comminato una giornata di squalifica a Suriano mentre il Fano ha esonerato Zuli. Al suo posto  Gaudenzi