GIULIANOVA – Oggi a Giulianova è una domenica senza calcio. Eppure il calendario prevedeva per la prima squadra della città, il Real Giulianova, che attualmente milita ed è capolista del girone A del torneo di promozione, la trasferta sul campo del Tossicia. La gara è stata annullata per due ordini di motivi, il maltempo degli ultimi giorni, che aveva aggiunto pioggia ai residui di neve che attorniavano il campo e l’altro, il limite di capienza dell’impianto, che sarebbe stato abbondantemente superato dai trecento supporters giallorossi che si apprestavano a mettersi in marcia verso il centro collinare montoriese. Per cui la Questura di Teramo ha detto no. E il problemi degli impianti cittadini è stato molto a cuore alla nuova società di calcio giallorossa e l’amministrazione comunale ha risolto un problema annoso, quello relativo al campo per gli allenamenti inaugurando la nuova struttura del campo Castrum, con fondo in sintetico, spogliatoi e nuova tribuna, a ben 43 anni dalla sua primitiva realizzazione. Ma la società giuliese, presieduta dall’imprenditore marchigiano Luciano Bartolini , in stretta collaborazione con il direttore generale Mimmo Vernacotola, manager dell’Atr di Colonnella, ha puntato molto al recupero di alcuni settori importanti dello stadio Fadini, “mutilato” nel corso degli ultimi anni da disposizioni estremamente restrittive che hanno portato alla chiusura dell’intera curva est e del settore ovest dei distinti. Ha lavorato di concerto con il sindaco Francesco Mastromauro e con il funzionario dell’ufficio tecnico, Fabrizio Iacovoni, perché si arrivasse alla concretizzazione di un progetto che potesse puntare alla riapertura dei due settori interdetti, magari con un passo alla volta puntando prioritariamente alla riapertura dei distinti, un settore per la verità molto amato dai tifosi giallorossi , molti dei quali<non si trovano a loro agio in tribuna o in curva.> Ora un progetto di massima è stato redatto ed è stato già inviato agli organismi competenti della Lega nazionale dilettanti a Roma. <Sono stati i nostri tifosi – ha rivelato il presidente Bartolini – a chiederci di impegnarci per la riapertura di quel settore e ci siamo messi subito al lavoro con la collaborazione del Comune ma anche in sintonia con i vari Enti ed altre istituzioni interessate alla riapertura del distinti e quindi a validare il progetto, Noi siamo convinti che l’iter possa procedere spediti, anche perché al momento abbaiamo chiesto il minimo degli interventi anche perché fondi a sufficienza per far approvare tutto e subito non ce ne sono. Se si pensa ad alcuni campi dove siamo stati a giocare quest’anno, con tutto il rispetto di quei dirigenti che fanno tanti sacrifici per disputare il torneo di promozione, crediamo che apporre delle difficoltà alla riapertura completa di uno stadio come il Fadini appare davvero impensabile. Anzi ci siamo prefissi una data, quella di giocarvi il 15 marzo la gara di andata delle semifinali della Coppa Italia contro il Val di Sangro>. E qui si inserisce un altro risultato inseguito fortemente dalla società, la riattivazione dell’impianto di illuminazione per tornare a giocare in notturna. <A tale proposito – ha aggiunto il direttore generale Vernacotola – intendiamo ringraziare il sindaco ed il consigliere comunale D’Emilio per la fattiva collaborazione. L’impianto esistente è stato revisionato ed ora basta sostituire alcune lampade fulminate e così si potrà tornare a giocare proprio cominciando, almeno questi sono il nostro intento e la nostra speranza, proprio quelle gara di Coppa in notturna, anche perché è un mercoledì e noi vorremmo poter contare quella sera su tutti i nostri tifosi>.
Francesco Marcozzi